Si tratta di un progetto nato nel 2022, sviluppato con i ragazzi della III C del Liceo Scienze Umane S. Anguissola di Cremona.

Potete prendere spunto dalle nostre liste di libri, film, manga, serie TV, o ancora sorridere con le barzellette, i nostri video e i podcast.

Ecco come loro stessi spiegano la finalità:

Scrivici

COS'È

Studenti classe III CLSU

Per cercare di interagire facendoci compagnia, sentendoci capiti o sfogandoci donandoci sostegno reciproco, abbiamo pensato di dar vita a "Caro diario Fabio..." (da cui "Fabio" il nome della mascotte di ABIO), dove potrete trovare pensieri di ogni tipo a cui eventualmente dar risposta scrivendone uno vostro, sempre nel rispetto altrui. Speriamo possa essere un modo per impiegare il vostro tempo allegerendovi da qualunque peso cercando di farvi fare un piccolo percorso di autoconsapevolezza per trovare soluzioni a eventuali vostre preoccupazioni e/o problemi!


IL SOSTEGNO DELLA MIA FAMIGLIA

Studenti classe III CLSU

Caro diario Fabio, ho visto un film che mi ha fatta emozionare e mi ha portata a riflettere sulla mia famiglia a cui, nonostante tutto, voglio bene anche se non sono perfetti. Mi fanno arrabbiare per alcuni comportamenti, ad esempio: mia mamma che si lamenta per i voti scolastici, mio padre che alcune volte sembra non gli importi di me e quando litigano per piccole cose mi fanno invece ridere entrambi. Sono stati però gli unici che mi sono stati vicino quando ero in ospedale per fare l’intervento alla schiena a causa della scogliosi grave che mi ha tolto tanto come la mia grande passione: il karatè, lo stile di vita e in alcuni casi anche gli amici, però mi ha portato anche a nuove perse in giro, battutine sul mio busto e simili.; tutto questo mi ha fatta stare male tanto da aver perso l’autostima in me. In questi momenti c’erano i miei genitori che mi sono rimasti vicino e non mi hanno mai abbandonata facendomi ridere con le loro battute, facendomi le coccole e dicendomi frasi come: “sei perfetta come sei e non ti cambierei per nulla al mondo”. Amavo stare con loro due in casa ma adesso non è più possibile perché si sono separati e questo loro non me lo hanno mai fatto pesare, sono fortuna di averli nella mia vita.


UN AMORE FINITO

Studenti classe III CLSU

Caro diario Fabio, sono ancora io. Ho sedici anni, quest’anno diciassette e come si potrà dedurre, sono ancora troppo piccola per sapere a pieno cos’è l’amore, come regolarlo, come non rimanerci male o come evitare che esso ti prenda senza avvisarti. Ho provato l’amore sulla mia pelle una volta sola nella mia vita al 100%, quello vero, quello ricambiato per un anno intero. Devo ammettere che è difficile andare avanti specialmente se l’amore tra me e lui c’è ancora come prima, non abbiamo mai smesso. Non so se torneremo, nonostante spesso ci vediamo ancora, ci baciamo e ci coccoliamo, non so niente. Questa domanda continuo a farmela, se ci saremo ancora, ma perché non possiamo saperlo finché non succede. Ed è difficile, tanto, trovare la forza di passare giorno per giorno senza quella persona. Però ho imparato a riempire le mie giornate in modo tale da non avere tempo per pensare anche a lui. Ce la sto facendo ma non cercando l'amore cioè lui, in qualcun altro: quello infatti è sbagliato, ma cercando l’amore per me stessa e per quello che faccio, al di là della scuola. Questo metodo è efficace sopratutto se ti capita spesso di vederlo senza però poterlo baciare o abbracciare. È bruttissimo lo so, ma bisogna avere la consapevolezza che un motivo c’è e se è la persona giusta tornerà. Prima però devi pensare a ciò che vuoi tu, a come vuoi essere in questa vita, mostrando la parte migliore di te non solo alle persone come la famiglia, gli amici, ma a te in prima persona. Stare con gli amici aiuta tantissimo in realtà, perché ti aiutano a capire se veramente quella persona era la tua felicità oppure se stai meglio ora, parlo per la mia esperienza. Auguro a tutti di trovare la persona giusta al primo colpo, perché certo l’amore “sbagliato“ ti insegna, però, fa male.


TUTTI SIAMO INSICURI

Studenti classe III CLSU

Caro diario Fabio, oggi ti racconto di me e forse anche di qualcun altro. L’insicurezza e il senso di inadeguatezza, come ben sappiamo sono il cruccio di molti adolescenti. Nella mia esperienza ho provato più volte questa emozione, la quale mi fa apparire come una ragazza timida, chiusa e riservata. Questo sentimento era iniziato alle elementari dal momento che alcuni dei miei compagni di classe avevano iniziato a fare battute sul mio aspetto fisico in modo ripetuto. Questo accaduto ha condizionato pesantemente la mia vita, infatti tuttora non riesco ancora a credere in me stessa, non riesco a vedermi bella, non mi sento quasi mai all’altezza in ogni cosa che faccio e questo ha generato in me una sorta di perfezionismo “malsano" che si riversa in ogni campo della mia vita, in particolare nella scuola, nell’aspetto fisico e nello sport. Anche se, adesso che sono più grande, ho sviluppato un approccio diverso per questa mia insicurezza, legata a quell’accaduto, dal momento che sono perfettamente consapevole che questa mia condizione emotiva non la provo solo io ma migliaia di altri bambini, adolescenti e anche adulti. Quello che voglio dire è che tutti noi siamo insicuri, anche se molti cercano di nasconderlo creando una specie di ”maschera" e che a volte sono proprio queste persone che sembrano così sicure di sé ad essere le più insicure. Probabilmente bisognerebbe parlarne di più, capirsi di più proprio perché è una problematica tanto comune. Per quanto si possa essere insicuri, cercare di parlarne con le altre persone mettendo a nudo ciò che consideriamo essere i nostri difetti forse può essere proprio il passo per farsi accettare e superare insieme questo tipo di problemi.


LA MIA ESPERIENZA DI BULLISMO

Studenti classe III CLSU

Caro diario Fabio, ti scrivo perché ho bisogno di sfogarmi e in questo momento lo voglio fare con te. Non escludo il fatto di trovarmi in difficoltà nel raccontare gli eventi e le situazioni che ho vissuto perché si tratta di una ferita che è ancora aperta ma è giusto che lo faccia, per farne conoscere agli altri. Quando andavo alle elementari sono stata vittima di bullismo a scuola solo ed esclusivamente perchè ero una straneria, una diversa e l'unica marrone in una scuola di bianchi. Si trattava di un bullismo sottoforma di prese in giro, insulti e ridicolizzazioni in classe e che in quel momento non capivo a pieno: mi portava a piangere sotto le lenzuola di notte mentre i miei genitori dormivano. A casa non lo sapeva nessuno perché mi sono sempre vergognata di dirlo davanti a tutti, ma sopratutto ai miei genitori, sempre con la paura di ferirli. Detto questo mi fermo qui lasciando immaginare come possa essere trascorsa la mia infanzia. Scrivo anche per questo perché voglio fare della mia esperienza uno strumento di aiuto per chi è vittima di bullismo e lo faccio adesso, scrivendo qui e parlando di un problema grave ancora presente nelle scuole. L'ho superato imparando a parlare, a difendere me stessa per ottenere i miei diritti e il rispetto nei confronti degli altri. Voglio dare la mia piena disponibilità nell'ascoltare chi ha voglia di raccontare o di aprirsi, per sensibilizzare in prima persona sul tema del bullismo.


IL MIO STILE DI VITA

Studenti classe III CLSU

Caro diario Fabio, eccomi qui, si, sono sempre io, sai che a me piace parlarti ogni giorno di un argomento diverso e sfogarmi con te, per non sentirmi sola o non capita. Oggi ti parlerò di sport; di ciò che mi ha conquistato il cuore da quando sono entrata in palestra per la 1° volta. Penso che tu abbia già capito di cosa sto parlando; ebbene si, di ginnastica artistica. Hai presente quando la gente parla di destino, di cose già programmate dentro di te, ma che nessuno può cambiare, ecco, io non ci ho mai creduto, ma devo dire che ora qualche dubbio mi assale. Credo che in questo caso il destino ha fatto la sua buona parte. Tutto è iniziato quando avevo 5 anni. Immagina, una bambina, innocente, piena di speranze, molto timida e paurosa che aveva voglia di scoprire il mondo e crescere. Ecco, quella ero io quando ho varcato per la prima volta quella porta che mi ha aperto a un universo parallelo e ora sono qui, dopo 11 anni a raccontarti di ciò; sono cresciuta e ho 16 anni ma quella porta, quella palestra, quei sorrisi, quei pianti, quelle risate e quelle ansie fanno ancora parte di me, della mia vita e ne faranno sempre parte. Passo molte ore a settimana in palestra, sono più in palestra che a casa mia per farti capire ahahah ma sai, quando il tuo cuore ti dice che quella è la tua strada e tu ne sei convinta, non esiste più il resto, tu la segui. Molti, se non tutti gli adolescenti, oggi escono con gli amici, vanno in discoteca, stanno a letto fino a mezzogiorno, vanno a dormire all'alba etc... Io, come anche altri, no; sarò sincera, non sono mai andata in discoteca, se va bene mi sveglio alle 8 di mattina, vado a dormire alle 23 e non esco praticamente mai con gli amici né dopo scuola, né nel weekend e mi dirai come molti, che sono pazza, che loro non ce la farebbero mai ma io rispondo sempre che ognuno è diverso e speciale così come è, nessuno dovrebbe mai cambiare per nessuno, perché il mondo è bello perché è vario. Ognuno è libero di scegliere la vita che più lo soddisfa ed ecco io ho scelto una vita monotona, si, ma che mi ha dato, mi dà e mi darà moltissime soddisfazioni e di fatto, questa vita è: scuola, casa, compiti, palestra; non è complicata da elencare vero? ahahahha... sono felice di avere questa vita e se potessi tornare indietro non la cambierei mai e poi mai, per nulla al mondo.


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